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SCUOLA PARENTALE PIEVE DEL PINO BOLOGNA

SCUOLA PARENTALE PIEVE DEL PINO BOLOGNA

Materna, Primaria e Secondaria di primo grado

EDUCAZIONE PARENTALE

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EDUCAZIONE PARENTALE 

 

PERCORSO EDUCATIVO 

MATERNA/ELEMENTARI/MEDIE  


"Io non posso insegnare niente a nessuno posso solo farli pensare"
Socrate 

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IL NOSTRO PROGETTO EDUCATIVO

Come genitori vi siete mai posti la domanda:

qual è il percorso educativo giusto per mio figlio?

L’istituzione scolastica ci appare oggi più che mai in difficoltà, specchio di una Società in profonda crisi sociale: viviamo in un mondo pieno di incertezze, frammentato, diviso.

Un mondo già scarsamente a misura di adulto e lontanissimo dalla sfera dei giovani e dei bambini.

I nostri figli si trovano spesso a vivere

vite frenetiche, con un carnet di attività e impegni scolastici ed extrascolastici che lascia loro pochissimo tempo per fermarsi a riflettere, a sentire, a costruire se stessi, scoprendosi piano piano.

C’è bisogno di prendere fiato. Di respirare con calma.

Dal mondo giovanile ci arrivano segnali preoccupanti: dati sconfortanti sulla depressione, sull’iperattività, deficit di attenzione, un aumento esponenziale continuo di certificazioni di ogni genere.

Qualcosa non sta funzionando.

Profondamente

.

A fronte di tutto questo, ci chiediamo:è giusto rimanere vincolati ad una metodologia didattica forse troppa rigida, a un metodo poco flessibile e poco pronto ad accogliere bisogni educativi evidentemente diversi rispetto al passato?

Bisogni che crescono esponenzialmente, che non vogliono più essere etichettati come iperattività, difficoltà di attenzione, ansia da prestazione e nomi ancora più altisonanti.

Questi bambini, questi ragazzi avrebbero bisogno di essere più ascoltati nelle loro mille sfaccettature, nei loro tempi, nelle loro modalità, nel loro essere quasi adulti in un mondo di bambini.

Esigenze e richieste che noi accogliamo con un nostro percorso educativo che va dai 6 ai 13 anni,

percorso che abbiamo creato proprio da un dialogo vero e profondo con i nostri allievi.

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centro, il suo metodo nella parte esperienziale, che educa e coinvolge i bambini/ragazzi in un viaggio alla scoperta del mondo e di loro stessi, scoprendo gli archetipi della conoscenza, svelando il linguaggio universale.

Solo così si riconosce, solo così ci si riconosce.

Siamo profondamente convinte che i nostri ragazzi e le nostre ragazze richiedano una didattica più dinamica costruita sull’esperienza e mai uguale a se stessa.


Da questa domanda, questo dubbio, abbiamo organizzato il nostro pensiero, la nostra vita, la nostra visione, costruendo giorno dopo giorno insieme ai bambini/ragazzi la didattica di questa scuola parentale, la “metadidattica”  da metamorfosi.


Un percorso che trova il suo

Ad esempio, la parte esperienziale di quest’anno per il gruppo elementari ha visto la didattica impegnata in un viaggio che vuole raccontare l’evoluzione dell’uomo e dei suoi strumenti dalla preistoria ai nostri giorni, attraversando arte e mestieri.


Partendo dai Neanderthal, abbiamo rivissuto la loro storia attraverso il collegamento tra materia e mente, cercando di pensare come loro, trovandoci di fronte alle stesse difficoltà, seguendo inevitabilmente le stesse intuizioni. Intuizioni che poi hanno portato in quel tempo e nel nostro tempo ad un passaggio successivo, alla scoperta successiva, all’evoluzione

.


Siamo gli stessi uomini governati dalle stesse domande che se ben veicolate contribuiscono a processi evolutivi naturali e armonici.


Incredibilmente così è stato: la pietra, il legno, il fuoco, gli utensili, i vestiti, poi le prime forme di linguaggio con l’arte rupestre e a seguire le prime forme di scrittura, la cuneiforme e la geroglifica. ll percorso sul cibo, l’anatomia nella conoscenza del corpo umano e a conclusione la fotografia che sigilla il nostro archivio e educando lo sguardo.



I bambini così hanno partecipato, “praticando” la materia, toccandola e ragionando su un'evoluzione che è già nell’uomo ancor prima che nasca uomo.


Il percorso esperienziale è un percorso annuale che ogni giorno si discute insieme in plenaria

e che decide poi gli approfondimenti di Storia, Geografia e Scienze che seguiranno naturalmente il processo.




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STRUTTURA E METODO 

COSA SIAMO?

CO-COSTRUZIONE del percorso con ogni bambino/ragazzo: non ci sono classi rigide e definite. C'è la possibilità di apprendere a più velocità, a seconda dei tempi di ogni alunno.

LAVORO INTERDISCIPLINARE:

PLURICLASSE: 

COME LAVORA UN INSEGNANTE IN PLURICLASSE:


Percorso educativo/didattico che abbraccia 8 anni di crescita del bambino, poi ragazzo.




Si lavora per macro-argomenti interdisciplinari, perchè siamo convinte che il sapere non possa essere precluso a singoli compartimenti stagni: esso è fluido e come tale non ha confini, pertanto il programma di lavoro è sempre orientato in questo senso e ogni anno muta, cercando nuove connessioni , nuove strade, adattandosi ai singoli ragazzi che si aggiungono in questo cammino, ascoltando le esperienze di vita delle varie famiglie, seguendo anche ciò che accade nel mondo, per connettere microcosmo e macrocosmo. Oltre alle discipline canoniche in questo progetto studiamo: sociologia, filosofia, ci cimentiamo con elementi di diritto pubblico, diamo spazio alla nutrizione, perfino alla medicina olistica e all'erboristeria.


La pluriclasse con un numero esiguo di alunni è una ricchezza dal punto di vista dell’apprendimento, perché tutti gli alunni possono essere seguiti in modo quasi personalizzato ed individuale. Vi è la possibilità di colmare in breve tempo eventuali lacune in itinere, grazie a continue attività di recupero e potenziamento. Lavorare in pluriclasse stimola la responsabilizzazione e l'autonomia dei ragazzi: essi imparano a gestire il proprio tempo, il proprio materiale, a rispettare il proprio turno e quello degli altri, collaborano, organizzano i lavori di gruppo e risolvono problemi e dinamiche in modo costruttivo.



Lavorare nella pluriclasse significa per il docente essere organizzato. Giornalmente va prefissata la “scaletta” delle attività da svolgere. Una parte della lezione si svolge sempre in "plenaria", vale a dire che tutti i ragazzi partecipano ad attività interdisciplinari, un'altra parte è suddivisa in apprendimenti specifici, legati agli obiettivi da raggiungere in base all'età e alla fascia di livello di ogni ragazzo. I gruppi che lavorano in autonomia possono sfruttare il peer tutoring o il cooperative learning nel controllare le attività assegnate e nel confrontare i risultati ottenuti. Questa metodologia permette, ad esempio, di accorciare i tempi di controllo e correzione da parte dell’insegnante, dando fiducia e chiedendo responsabilità agli alunni.

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PEER TUTORING, COOPERATIVE LEARNING:

L'EQUIPE DI LAVORO:

Il peer tutoring è un’attività di insegnamento tra pari in cui gli studenti, adeguatamente preparati allo scopo, forniscono aiuto e sostegno all’apprendimento di altri in modo interattivo, intenzionale e sistematico.


Il Cooperative Learning , o apprendimento cooperativo, è una modalità di apprendimento che si basa sull’interazione di gruppo, tra allievi, che imparano collaborando insieme, al fine di raggiungere un obiettivo comune.



Due insegnanti guida, una per il percorso elementari e l'altra per le medie.

Esse hanno il compito di guidare i ragazzi in tutto il percorso di apprendimento, aiutandoli ad organizzarsi nella pianificazione dello studio quotidiano, lavorando come tutor di apprendimento e come referenti per le dinamiche socio-relazionali.

Accanto ad esse troviamo "esperti specifici" che intervengono per sviluppare le competenze in svariati ambiti: linguistico, artistico, scientifico, motorio.




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DIDATTICA DIFFUSA 

Altro elemento peculiare di questo progetto è lo studio itinerante all'interno del nostro contesto urbano e rurale: si apprende all'interno di un parco, durante un trekking, andando regolarmente presso le biblioteche del territorio per imparare a fare ricerca; ancora si apprende nei musei o visitando una città.

La didattica diffusa è un elemento chiave: il mondo come un'immensa aula, dove poter sperimentare, esprimersi, conoscere e ascoltare.



EDUCAZIONE AL DUBBIO:

Attraverso la Relazione Empatica.

Elemento distintivo e fondamentale del nostro percorso è l'educazione al DUBBIO.

La nostra società, così rapida, competitiva, in costante mutamento, ci spinge quasi a temere il "dubbio". In un tempo insicuro si cerca di puntare tutto sulle certezze e di valorizzare unicamente le risposte: la ricerca della certezza si sposa con la ricerca a tutti i costi del risultato.

Tuttavia, se proviamo a cambiare sguardo, prospettiva, possiamo considerare il dubbio un elemento essenziale per la crescita di ogni individuo: esso è occasione di riflessione, confronto.

Il dubbio accompagna la sequela di domande ed interrogativi dei bimbi che, sin dalla tenera età, osservano il mondo con occhio curioso e attento.

Queste domande hanno bisogno di tempo, pazienza e aprono strade che portano ancora a domande su domande.

 " L'unica cosa che io so è quella di non sapere", diceva Socrate.

Dal punto di vista didattico, insegnare il “dubbio” vuol dire far emergere "la verità" dall'altro e non "metterla dentro".

Questo significa cercare di stimolare l'apprendimento attraverso le domande, senza fornire sterili risposte: un sapere, appunto, co-costruito.

È questo l'intento fondante del nostro percorso, vogliamo essere innanzitutto "la scuola del dubbio", anzi una non-scuola, uno spazio di apprendimento, all'interno del quale stimolare la riflessione, lo studio e il confronto reciproco. Un luogo dove si insegni a fare domande e dove si accettano le risposte dei ragazzi, soprattutto quelle emotive e dei sentimenti. Non solo delle competenze.



Stefania Gobbo Gavina e Raffaella Turci




Forse è questo insegnare: fare in modo che a ogni lezione scocchi l’ora del risveglio.

(Daniel Pennac)


Non ho mai insegnato ai miei allievi; ho solo cercato di fornire loro le condizioni in cui possono imparare.

(Albert Einstein)


“L’obiettivo principale dell’educazione nelle scuole dovrebbe essere quello di creare uomini e donne che siano capaci di fare cose nuove, non soltanto di ripetere semplicemente ciò che le altre generazioni hanno fatto“ (Jean Piaget)



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IL CALENDARIO

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Il Calendario della scuola parentale di Pieve del Pino è così strutturato:

Le attività si svolgono dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 16.30, il venerdì dalle 8.30 alle 14.30.

Per quanto concerne il pranzo a scuola, abbiamo ritenuto di scegliere la strada del “cibo portato da casa”, scelta suggerita dai genitori in rispetto alle caratteristiche individuali di ogni bambino.

VEDI IL CALENDARIO

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OPEN DAY

14 DICEMBRE 2024

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