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DIARIO
IL PERCORSO ESPERIENZIALE ANNUALE 2024/25
PRIMA PARTE:
L’EVOLUZIONE UN CONCETTO ARCHETIPICO DALLE ORIGINI AI NOSTRI GIORNI
Quest’anno, i bambini della nostra scuola hanno intrapreso un percorso laboratoriale annuale che li ha accompagnati in un viaggio nel tempo, partendo dalle origini della civiltà fino ad arrivare alle prime forme di comunicazione ed espressione. Un viaggio che non è stato solo mentale, ma soprattutto fisico ed esperienziale, dove ogni lezione si è trasformata in un’opportunità per toccare, sentire e sperimentare direttamente la storia.
Il Contatto con la Materia: Pietra, Legno e Terra
Abbiamo iniziato il nostro viaggio con il concetto archetipico dell’origine, attraverso il contatto diretto con la pietra. I bambini, senza alcun strumento moderno, hanno cominciato a scoprire le potenzialità di questo materiale primitivo, utilizzandolo per realizzare i primi utensili, proprio come avrebbero fatto gli uomini preistorici. Questo approccio non solo ha permesso loro di entrare in contatto con la materia, ma ha anche sviluppato in loro una comprensione intuitiva delle risorse a disposizione in epoche lontane.
Successivamente, il legno è diventato il nostro strumento per scoprire il fuoco, elemento essenziale per la sopravvivenza e lo sviluppo umano. Attraverso la costruzione di lance e altre attrezzature, i bambini hanno imparato a lavorare con questo materiale, comprendendo l’importanza della sua interazione con il fuoco, nella creazione di utensili e nella sopravvivenza.
Non ci siamo fermati qui: il passaggio alla terra ha dato inizio alla costruzione dell’argilla. Raccolta direttamente da una cava, la terra è stata trasformata in argilla, e con essa abbiamo realizzato utensili, proprio come facevano i nostri antenati. Attraverso questo processo, i bambini hanno avuto modo di calarsi in un’epoca lontana, confrontandosi con gli stessi strumenti e metodologie usate nella preistoria, ma in un contesto di totale immersione nell’esperienza.
Il passo successivo è stato l’elaborazione del concetto di abbigliamento, della necessità per l’uomo di coprirsi in relazione al clima o a usi e costumi.
I bambini hanno realizzato abiti rudimentali con pelli, utilizzando esclusivamente gli strumenti che avevano imparato a costruire, creando un legame profondo con le risorse naturali e con il processo artigianale. Ogni fase del laboratorio ha stimolato la loro capacità di pensare e agire in modo autonomo, riscoprendo la bellezza del lavoro manuale e della creazione da zero.
La Comunicazione: Arte Rupestre e le Prime Scritture
Dopo aver esplorato il mondo della materia, siamo passati alla memoria e alla comunicazione. Abbiamo introdotto il concetto di arte rupestre, dove i bambini hanno colorato pietre con polveri naturali, entrando in contatto con uno degli strumenti primordiali di espressione visiva e simbolica. Questa attività non solo ha stimolato la loro creatività, ma ha anche dato loro un’intuizione sulla funzione della pittura come mezzo di trasmissione di esperienze e storie.
Le Prime Forme di Scrittura: Sumeri, Geroglifici, Cinese e Arabo
Il nostro viaggio è proseguito con la scoperta delle prime forme di scrittura. I bambini hanno esplorato i sumeri, con la loro scrittura cuneiforme, avvicinandosi così a uno dei primi sistemi di registrazione della conoscenza. Poi abbiamo introdotto la scrittura geroglifica, cinese e araba, esplorando non solo la forma, ma anche la funzione della scrittura come mezzo di comunicazione e di memoria collettiva. Questo percorso ha aperto la strada a una riflessione più profonda sul concetto di linguaggio, di segno e di simbolo, e ha stimolato nei bambini una comprensione delle radici storiche della matematica e della scrittura.
Un Approccio Pedagogico Esperienziale: L’Apprendimento tramite l’Immersione
Questa esperienza laboratoriale non è stata solo un momento di apprendimento delle tecniche preistoriche o delle prime forme di comunicazione, ma un modo di vivere e interiorizzare la storia. Ogni attività ha messo i bambini in contatto diretto con le risorse naturali e le tecniche dei primi uomini, permettendo loro di comprendere l’evoluzione delle capacità umane attraverso l’esperienza diretta.
L’istinto che è alla guida dell’evoluzione ci accompagna…è con noi dall’origine dell’universo basta ascoltarlo, i bambini riescono ancora a sentirne le voci, questo ascolto se preservato e educato può diventare un utilissimo compagno di viaggio.
Il percorso ha avuto un forte impatto sulla crescita dei bambini, non solo sul piano cognitivo, ma anche emotivo e fisico. Ogni laboratorio ha dato loro la possibilità di sperimentare concretamente, di fare domande e di risolvere problemi, in un processo continuo di scoperta e apprendimento attivo.
La scuola, in questo modo, si è trasformata in un laboratorio vivente, dove i bambini hanno potuto esplorare, sperimentare e, soprattutto, vivere la storia come parte della loro crescita.
Laboratorio svolto da Stefania Gobbo Gavina (Maestra della scuola parentale di Pieve del Pino)
Ho potuto osservare quanto segue:
Nei laboratori legati all’evoluzione e agli archetipi, i bambini sono stati in grado di sperimentare un contatto profondo con la materia, un’esperienza che li ha portati a vivere il tempo in modo differente, lontano dalla fretta tipica della società moderna. Sebbene i bambini siano spesso sopraffatti da stimoli continui e abbiano difficoltà a mantenere l’attenzione su una sola attività per lungo tempo, durante questi laboratori hanno avuto la possibilità di rimanere “nel respiro” della materia, come i primitivi nel loro tempo. Ad esempio, con la pietra, hanno trascorso l’intera giornata esplorandola, senza fretta di ottenere un risultato immediato, cercando invece di comprendere, passo dopo passo, come utilizzarla per costruire utensili, senza l’ausilio di strumenti aggiuntivi.
Questo tipo di esperienza, che li ha portati a una riflessione più lenta e profonda, ha permesso loro di riscoprire un approccio naturale alla costruzione e alla conoscenza, rispondendo a un bisogno di connessione e di evoluzione che è insito in ognuno di noi.Valorizzando la domanda e l’ascolto, e andando oltre l’aspetto egoico dell’apprendimento, i bambini sono in grado di aprire canali di comunicazione più autentici e profondi. In questo spazio, l’apprendimento diventa immediato, fluido e organico, poiché il punto focale non si sposta mai: il bambino rimane al centro del processo, preservando un equilibrio che favorisce la crescita. Questo approccio consente al bambino di costruire solide basi per la propria conoscenza, perché l’apprendimento non è forzato da stimoli esterni, ma nasce dal desiderio genuino di scoprire, comprendere e connettersi con ciò che lo circonda.